Insulti celebri
Insulti e offese celebri
Descrizione Tema
Denigrare, ingiuriare, insultare, irridere, offendere, oltraggiare, schernire, vituperare, vilipendere, in arte parlar male di qualcuno o verso qualcuno, è lo sport più antico del mondo. Ci si insulta per dar sfogo alla propria rabbia, per ridurre l'altro in poltiglia, per renderlo inoffensivo o, a volte, per ribadire i ruoli e le posizioni reciproche. Le offese e gli insulti rimangono come ferite aperte, e spesso gridano vendetta. A volte rimangono persino nella storia, ed alcuni assurgono a modi di dire irriverenti per canzonare, in maniera dotta e sottile, il prossimo, in un alterco che ha ben poco di educato sebbene sia mascherato da paroloni.
“A 18 anni era già un tiranno. A 19 due.”
“Oh accidenti, nello stesso tempo che lui impiega ad ucciderne uno, io me ne faccio fuori cinque e li seppellisco pure!”
“Un becchino.”
“Ho capito che stavo invecchiando quando un giorno mi sono bloccato davanti a un manifesto: c'era Valeria Marini tutta nuda che cavalcava una mortadella. La cosa terribile è che stavo guardando la mortadella.”
“Errol una spia nazista? Mio Dio, come avrebbe potuto? Non era mai abbastanza sobrio per poter spiare qualcuno.”
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